L’occhio è composto da una lente più esterna, la cornea, seguita dall’iride che determina il colore del nostro sguardo e che si apre e restringe come il diaframma della macchina fotografica per regolare il passaggio della luce. Segue più in profondità il cristallino, una seconda lente trasparente che può modificare la sua forma per mettere a fuoco le immagini vicine e lontane sulla retina.

La retina, in realtà un piccolo frammento del sistema nervoso dislocato all’esterno del cranio, è l’equivalente della pellicola delle tradizionali macchine fotografiche o dei sensori dei moderni apparecchi digitali.
Ti ricordi che le immagini si formano rovesciate all’interno di una camera oscura? È un principio fondamentale della fotografia; ma anche il nostro occhio funziona così. Le due lenti, la cornea e il cristallino, mettono a fuoco le immagini sulla retina: anche l’umor vitreo, un gel semisolido che le immagini devono attraversare per raggiungere la retina, è perfettamente trasparente (ma non è una lente). Il nostro cervello penserà poi a “raddrizzare” le immagini, perfettamente a fuoco ma rovesciate, che la retina gli invierà attraverso il nervo ottico. Tutto questo se le due lenti dell’occhio funzionano a dovere! Perché non sempre questo accade.

Cosa accade se la lunghezza del nostro occhio, è maggiore rispetto a quanto dovrebbe essere? La miopia è l’incapacità di mettere a fuoco gli oggetti distanti, la cui causa più frequente è quella di avere un globo oculare di dimensioni di poco superiori alla norma (in media 23,5 mm). Il miope tende a correggere il suo difetto di messa a fuoco strizzando gli occhi. In realtà, inconsapevolmente, in quel momento tenta di migliorare la messa a fuoco sulla retina degli oggetti lontani. Nei bambini, la miopia potrebbe rendere più difficoltoso anche il rendimento scolastico.

Ecco, per esempio, come un bambino miope vedrebbe i suoi compagni di gioco: bene quelli vicini a lui, indistinti e sfocati quelli più lontani. E questo accade per almeno 10 milioni di italiani! Perché tutto questo? Se il diametro del globo oculare è più lungo anche solo di poco rispetto al diametro dell’individuo “emmetrope” (con visione normale e non sfocata a qualsiasi distanza), l’immagine lontana è messa a fuoco (sempre rovesciata) davanti al fondo dell’occhio e alla retina: proprio come avviene nell’esempio. Più raramente, una miopia può anche essere causata da una curvatura della cornea o del cristallino superiori al normale.

Il motivo è a questo punto evidente! Miopia significa difficoltà nella vita quotidiana per adulti e bambini, ma può significare anche difficoltà a scuola e nella maturazione cognitiva per i più piccoli e problemi nelle attività di lavoro per gli adulti. Tutto questo impone di individuare e correggere appena possibile questo difetto di visione con l’aiuto di un buon ottico optometrista.
La correzione della miopia può avvenire sia con occhiali che con lenti a contatto. In entrambi i casi si usano lenti “negative” o divergenti di forma concava, che riducono l’eccesso di potere convergente dell’occhio miope.
